Chi siamo

Phaos Edizioni nasce dalla volontà di due amici, Giuseppe Rosalia, grafico, e Massimo Siragusa, fotografo, e dalla loro passione per i libri. È una piccola casa editrice che crede che i libri siano artefatti tipografici preziosi, contenitori di sensibilità e bellezza. Rilegature fatte a mano, utilizzo di carte particolari, attenzione all’ambiente e al territorio. Abbiamo voglia di sperimentare e di metterci in gioco ponendo, al centro di tutto, la fotografia. Questi sono i principi e i valori fondanti di Phaos.

Nel corso degli anni, il ruolo del libro fotografico ha assunto un significato diverso rispetto al passato. Dalle raccolte monografiche della fine del secolo scorso, si è passati ad identificare il libro come un oggetto particolare, che si relaziona con il lettore con una sua identità peculiare, che lo rende unico. In questo processo noi di Phaos ci riconosciamo pienamente.

Proprio nell’epoca del massimo sviluppo del digitale, l’esperienza sensoriale più intima e meditata offerta dalla visione di un libro, particolarmente se rapportato allo scrolling delle immagini su un smartphone, ha assunto un significato ancora più profondo ed importante.

In questo processo di crescita dell’identità che il libro ha acquisito, la piccola editoria occupa un posto centrale, per le sue capacità creative e la sua voglia di percorrere strade inconsuete. Un’editoria che si pone come intermediario tra arte, idee e storie di vita. Un percorso di sintesi, che vede protagoniste sensibilità e professionalità differenti. Il libro come frutto della relazione che si instaura tra artisti, grafici, scrittori, stampatori e rilegatori. Per questo ogni libro che realizziamo è diverso dagli altri, e si offre con un suo carattere e una sua materialità. Come la vita che viviamo ogni giorno, piena di mille storie e mille emozioni.

Con i libri che pubblichiamo vogliamo offrire ai nostri lettori uno strumento di riflessione e di crescita, grazie allo sguardo intimo e profondo dei nostri autori. Siamo profondamente convinti, infine, che sia necessario investire energie positive per la valorizzazione dei nuovi talenti.

Per chi avrà qualcosa da dire, le porte di Phaos non saranno mai chiuse.